Sono nato a Gallarate il 27 maggio del 1948 dove ho vissuto fino al 1982, quando mi sposai mi trasferii a Castelletto sopra Ticino, dove tutt’ora abito.
Per oltre quarant’anni ho lavorato per multinazionali americane e tedesche e la mia vita è passata tra automobili, treni, aerei, clienti, riunioni, convention, ristoranti, e camere di albergo.
Nelle lunghe e solitarie sere, chiuso in camere pretenziose, e fredde, oltre alla mancanza di mia moglie e di mio figlio, sentivo una profonda malinconia per gli amici, la piazza e la sua fontana. Proprio grazie a questa solitudine e alla malinconia, sono nati tutti i racconti riportati in questo libro.
I SUOI ROMANZI
Il Paciarisott
In poco meno di duecento pagine,
Giuseppe Agnesina traccia,
con spunti reali, episodi di
vita vissuta in quella Gallarate
che ormai non c’è più… e lo fa
riannodando i suoi anni della
gioventù.
Le vicende raccolte si dipanano
dagli Anni ’50 fino ai primi
Anni ’70, tra la Piazza Libert
e la gita al Porto della Torre.
L’autore, tuttavia, rimane anche
saldamente ancorato alla casa
paterna di via Campo Sportivo,
dove intrecci di grande storia si
mescolano alla piccola senza
mai prevaricarla.
Qui sta tutto il cuore del libro
che trasuda di riconoscenza;
l’autore descrive le vicende
delle propria adolescenza senza
troppo indulgenze, perdonandosi
talvolta in nostalgie.
Agnesina, con scrittura semplice,
diventata ahimè merce
rara, trascina il lettore dentro
pagine vive in cui alla “quotidianità”
fa da contrappunto la
goliardia e dove i protagonisti
non sono personaggi, ma persone
vere. Come vere sono le
emozioni che coinvolgono direttamente
l’autore: s’intuisce
che di quegli anni, della “sua”
Gallarate Giuseppe Agnesina se
ne va giustamente orgoglioso.
Chi siamo noi? … VAM!
… Sono certo che questo sia il vero ed unico motto possibile, e che cada a pennello, su noi “ragazzi” della Vigilanza Aeronautica Militare, si perché non esiste altra indicazione di cosa siamo stati, e di cosa ancora siamo noi, noi siamo VAM, questo acronimo, indica l’esatta dimensione di chi siamo noi VAM, siamo VAM fino alla morte, anzi, oserei dire, anche oltre la morte, perché anche dopo anni, dalla nostra dipartita, chi ci ricorderà, ricorderà sempre che noi eravamo innanzi tutto VAM. …
Tra cuore e anima
Amore, amore Rotola sul lago il vento vespertino per un attimo la sera sembra mattino, poi veloce, la luce cambia intensità, ed ecco la notte nella sua immensità. Ora tutto è calmo e senza più rumori solo i gatti, litigano per i loro amori; con quella pace lo spirito si consola e la mente sussurra una parola sola. All’infinito si ripete, amore, amore e la serenità scende dentro il cuore; lo sguardo allora, si volge alle stelle, mentre il vento accarezza la pelle.
Il volo della mente
Gli anni vissuti, ormai, sono tanti e, con il loro passare, hanno accumulato storie, ricordi e emozioni che la mia mente custodisce, gelosamente, negli anfratti più nascosti. Oggi, quella stessa mente, va a cercare in quei recessi, il calore, la tenerezza e la storia vissuta; nei colori e nei volti della gente, nuove storie, per aiutare il cuore a vivere e a trovare conforto in queste antiche e nuove emozioni, così che io possa guardare, serenamente e con delicatezza, all’epilogo di questa meravigliosa avventura che si chiama vita. ….
Lettere al Paradiso
Buongiorno Milly, ecco, il primo Natale, senza di te, è passato; è stata una giornata difficile, nonostante tutte le attenzioni di Arturo e di tutta la famiglia, io sentivo il vuoto dentro di me; non dirmi che tu eri lì, insieme a me, perché, tu eri presente solo in spirito e non ti ho né vista né toccata né tantomeno baciata; sai, non ti devi dimenticare che io sono umano e che ho la necessità di vedere, toccare, annusare, insomma, vivo sì di spirito ma confortato dalla materialità delle cose, va beh, ….
Lacrime d’amore
E’ passato un anno da quando sei salita in cielo, ma, la nostra storia, la nostra vita, nonostante tutto, continuano, e tu sei e sarai sempre, fino alla fine dei miei giorni e anche dopo, la ragione della mia esistenza; a te devo tutto, una vita d’amore, di serenità, di felicità, che si è interrotta troppo presto, eppure, nonostante la tua nuova dimensione, continua più forte che mai, e ne sono certo, ancora una volta sei tu, che da lassù mi guidi, mi aiuti e mi regali il tuo amore.
Milena
… Il tuo sorriso, i tuoi occhi profondi, limpidi e sorridenti, ecco, voglio ricordarti così, sorridente e felice. Voglio che i pensieri del primo mese dalla tua “partenza”, i ricordi, le rime che ti ho dedicato non vadano perse, non per ambizione personale ma per manifestare, palesemente, tutto l’amore che tu, nel corso della nostra, meravigliosa, unione, hai saputo infondere in me, perché è solo con il tuo amore che il mio cuore ha potuto scriverle. Mia adorata Milly, ovunque tu sia, il mio amore per te è il motore che mi fa andare avanti.
Rimeggiando
Amo scrivere rime e semplici poesie, così facendo riesco a mettere su carta tutte le mie emozioni. Certamente sono molte quelle con una vena di malinconia e di tristezza, ma come diceva il cantautore Bruno Lauzi alla domanda: “…perché scrive solo canzoni tristi? …” bene, lui sorridendo rispondeva: “…beh ….Perché quando sono contento esco…” Ecco, anch’io, come lui, quando sono allegro, esco.