KENJI ALBANI

Kenji Albani è nato a Varese il 13 novembre 1990 (è italiano nonostante il nome giapponese). Segnalato al concorso Giulio Perrone Editore nel 2008, ha poi pubblicato poco meno di quattrocento racconti fra riviste letterarie locali, siti letterari e piattaforme online. Inoltre, ha pubblicato una quindicina di articoli di vario genere (dallo sportivo al culturale, passando per la paleontologia) su siti e riviste specializzati. Nel settembre 208 ha pubblicato per i tipi di Delos Digital l’ebook nella collana Imperium Il serpente che si morde la coda, nel gennaio 2019 l’ebook Il grande attacco per la collana History Crime e nel marzo 2019, di nuovo nella collana Imperium, Dare vita, dare morte. Laureato all’Università degli Studi dell’Insubria di Varese, in scienze della comunicazione, e nel settembre 2018 si è diplomato come sceneggiatore di fumetti alla Scuola del Fumetto di Milano. Lavora come sceneggiatore per Ilmiofumetto.

Dieci graffiti, dieci autori, dieci storie: Dark Graffiti è un’antologia di racconti che variano dal giallo classico al thriller, dal noir all’hard boiled. Storie di strada, di periferia, di pulsioni morbose, in cui la parola rimane incisa come i graffiti a cui le storie si ispirano.

I SUOI ROMANZI

Le sabbie di Gallipoli

Prima guerra mondiale: Michael ha giurato di ritrovare a tutti i costi il fratello gemello scomparso. Pur di riuscirci, è disposto a tutto, anche a scendere all’Inferno. Nessun problema per uno come lui, soprannominato Diavolaccio.

Gallipoli, 1915. La Grande Guerra si combatte anche nel Mediterraneo. Il corpo di spedizione australiano e neozelandese è appena sbarcato in Turchia: sono gli ANZAC. Fra loro c’è Michael “Diavolaccio” O’Donnelly, e Zachary suo fratello gemello. I due sono molto diversi: Diavolaccio è rissoso, e questo soprannome, che è tutto un programma, se lo è guadagnato durante l’addestramento in Egitto. Zachary invece è più tranquillo. Durante un attacco alle alture presidiate dagli ottomani, Zachary scompare in una nube di polvere sollevata da decine di scarponi, mentre Diavolaccio accusa uno strano malore: coincidenza sensoriale? Quella di cui si favoleggia, tipica dei gemelli? A ogni modo, ha un brutto presentimento. Quando poi scopre che suo fratello è disperso, fa di tutto per ritrovarlo, anche a costo di cambiare uniforme. Dopo una pericolosa e affannosa ricerca, Diavolaccio scoprirà la verità. Sua unica consolazione: l’avere riportato a casa la pellaccia, perché si sa, i diavoli sono duri a morire.

MIO FRATELLO ERA PAKISTANO

Qualcosa è andato storto nell’operazione congiunta CIA-AISE nei FATA, i Territori Tribali nel Pakistan Nord-occidentale. Cosa è accaduto ad Alessandro Giani, fresca recluta dell’intelligence italiana, alla sua prima operazione sul campo? Verrebbe anche da chiedersi perché impegnare un giovane alle prime armi e non un veterano adeguatamente competente. Non fosse che Alessandro, oltre a una fortissima motivazione, ha un’altra caratteristica utile: ci è nato, in quelle zone del Pakistan. Perché prima di essere adottato da una coppia italiana, da bambino, il suo nome era Amjad.

IL CINEMATOGRAFO DELLA MORTE

È il 1942, e se in Europa si combatte da anni, adesso il Giappone sta attaccando le Filippine in mano americana. Le autorità fasciste inviano nell’arcipelago Totò, camicia nera di Napoli. Con lui c’è Helmut, un agente dell’Abwehr, i servizi segreti nazisti.

Totò vorrebbe fare amicizia con il misterioso Helmut, ma questi è sempre freddo con lui, così Totò si arrende a un viaggio privo di emozioni nelle Filippine. Ma tutto cambia quando alcuni indigeni sono trovati uccisi, assassinati dopo tremende torture.

Adesso Totò ha paura, si chiede cosa succederà, ma forse sarebbe meglio che non lo scoprisse perché la verità è molto più sconvolgente di una guerra mondiale.

LA DOPPIA PATTUGLIA

Nel racconto è illustrata la tattica preferita dalla fanteria britannica durante la Seconda Guerra Mondiale

LA PRIMISSIMA GUERRA DEL GOLFO

La Guerra al Terrorismo, iniziata con l’11 settembre 2001, ha tratto le origini dalla Rivoluzione Islamica in Iran del 1979. Il Medio Oriente degli anni ‘70 era conteso fra americani e sovietici e ciascuna superpotenza voleva quanto più potere nella regione. L’influenza americana in Iran fu così esasperante per il popolo di quel paese che fu richiesto un cambio drastico ai vertici dell’erede moderno dell’impero persiano: lo scià Reza Pahlavi fu cacciato e prese il potere Ruhollah Khomeini. Il vicino Saddam Hussein, padrone incontrastato dell’Iraq, volle eliminare qualsiasi minaccia di destabilizzazione e fece la guerra all’Iran sia per motivi economici che istigato dalle potenze occidentali. Scoppiò così la Guerra Iran-Iraq che all’epoca era chiamata Guerra del Golfo e questo evento non causò modifiche alla geografia medio orientale ma portò a decenni di tensioni fino alla Guerra al Terrorismo del XXI secolo.

Ammazzamostri in una palude

Quando Klaus l’Ammazzamostri va in un luogo, è inevitabile che incontri qualcosa di strano

Ammazzamostri contro l’uomo Bocca di fiore

Ammazzamostri fa la guardia a un ponte in Boemia e scopre che, alle volte, si possono fare strani incontri…

Il Ventunesimo di Sparta

E se la storia antica, in Grecia, fosse andata in altro modo?

Una dura punizione

Il caldo era soffocante e Mario era stanco. La legione aveva marciato per miglia e miglia in quel paesaggio arido, poi si era fermata ed era iniziata l’edificazione del castro. Tutti i legionari si stavano adoperando con le dolabre a scavare il fossato e la palizzata stava prendendo forma. Sarebbe stato un castro come ogni altro, come ogni notte. Mario si terse il sudore. Era disorientato. Lui veniva da Ravenna e faceva molto meno caldo a confronto. Guardava l’Eufrate e lo trovava invitante, avrebbe tanto voluto immergercisi per trovare un po’ di ristoro da quella calura che lo asfissiava. Ma continuò a lavorare con la dolabra, colpendo il terreno che non era soffice e sabbioso ma duro, cotto dal sole. Picchiava e picchiava con la punta della dolabra e sognava il mare di Ravenna. In quel momento passò il comandante. Era Gneo Domizio Corbulone, un vero soldato di Roma. Passò a piedi seguito da legati e tribuni, poi socchiuse gli occhi e si avvicinò a Mario. «Tu». «Agli ordini, signore». «Perché non hai il gladio?». Mario grugnì. Indossava la tunica ma non il cinturone. Aveva messo da parte la lorica e si copriva la testa con un cappellaccio più da contadino che da legionario, ma Mario sapeva che dopo il servizio militare avrebbe fatto il contadino. «Allora?». Il comandante lo incalzò. «Ecco… io, signore… non ho il gladio». «Questo lo vedo da me. Ma il motivo?». «L’ho dimenticato, signore». Mario disse tutto in un fiato perché tenerselo in gola l’avrebbe angustiato. Con quella calura, poi. Il comandante scosse il capo. «Così non va. Tutti i legionari devono essere armati… ci si deve ricordare che siamo sempre in un teatro operativo e i parti potrebbero arrivare da un momento all’altro, in un qualsiasi momento». «Mi spiace, signore». «Dispiace anche a me. Se adesso i parti arrivassero, tu saresti disarmato e sarebbe facile ucciderti». «Mi spiace, signore» ripeté Mario. «Non importa». Corbulone si rivolse ai propri tribuni. «Giustiziatelo». Mario fece cadere la dolabra. «Ma…». I tribuni fecero un cenno e alcuni legionari calarono sulla scena. Portarono via Mario. «No, no!…». Mario non avrebbe mai fatto il contadino.

DARK GRAFFITI 

Curatore: Kenji Albani

Dark Graffiti è un antologia di racconti che variano dal giallo classico al thriller, dal noir all’hard boiled. Storie di strada, di periferia, di pulsioni morbose, in cui la parola rimane incisa come i graffiti a cui le storie si ispirano.

Elenco autori:

Kenji Albani con “Successe proprio così”

Darko Bay con “Il gigante”

Elisa Bertini con “Il caso della mortale commedia”

Scilla Bonfiglioli con “Mami Wata”

Barbara Bottalico con “Il santo”

Andrea Carlo Cappi con “Eightball”

Luca Di Gialleonardo con “Il drago è scappato”

Andrea Franco con “Gli occhi del mondo”

Laura Scaramozzino con “Per qualcuno, contro qualcuno”

Antonio Tenisci con “Freak”

Un solo omicidio

Il serpente che si morde la coda

Paleopianeta, il plotone Rho del NuFoS è in missione per soccorrere una spedizione extrazoologica.

Il Rho avanza nella foresta fra compsognati e libellule giganti.

Attacchi nella giungla, da parte di un misterioso nemico.

Il NuFoS Fabiano cerca di capire, ma non intuisce neppure che la verità è molto più sorprendente di quel che chiunque potrebbe aspettarsi.

Dare vita, dare morte

Atom Dum, pianeta di fango. C’è una sola città, Tokyo. È trafficata, tentacolare, ma c’è una minaccia ben peggiore.

Quando un esperimento va storto e un kaiju di fango si avvicina alla città, non c’è tempo da perdere: o si combatte, o si perde la vita. E Tokyo ha bisogno di un eroe. Un’eroina va bene? Clarissa Riccio, caporale del Nucleo Forze Speciali è la persona più adatta.

Una ragazza contro un kaiju.

Chi la spunterà?

 

Il grande attacco

 

Cosa ci fa un coreano nell’Armata Rossa? A momenti neppure lui, Ri Song Gun, lo sa. Ma è così.

Ed eccolo nella capitale del Terzo Reich agonizzante. Mentre “Il crepuscolo degli dei” è in atto, il suo comandante lo incarica di trovare il responsabile del traffico di armi fra sovietici e tedeschi. Potrebbe essere una missione di tutto comodo se, nel frattempo, non ci si sparasse più.